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Domenica 19 maggio 2013
- Percorso: da Matera a Matera [Circa 120 km. Montescaglioso, Metaponto Lido, Tavole Palatine, Ginosa, Montescaglioso]
- Pranzo: focaccia a Ginosa da Tommaso Salumeria e Focacceria in Via Quarto 8 [troviamo per miracolo questa focacceria aperta, nonostante sia domenica. Tre focacce bianche e due rosse bastanti per nove persone e due bottiglie d'acqua grandi per 17,50 Euro. Le focacce sono strepitose!]
- Cena: Ristorante/Pizzeria Il Terrazzino [23,00 Euro a persona. Cibo senza lode e senza infamia. Antipasto buono e abbondante, il resto nella media. Purtroppo faceva troppo freddo per cenare fuori ma il terrazzo coi tavoli offre veramente una vista splendida di Matera. Merita di andarci a cena anche solo per la vista che si gode]
- Pernotto: B&B Nel Muro [come la sera prima]
La mattina ci svegliamo e dopo la stupenda colazione che ci prepara Tonia , altrettanto stupenda non è la sopresa del costo del parcheggio dove la sera prima avevamo lasciato le moto. 15,00 Euro a moto (quindi a testa visto che siamo in nove con nove moto) per il parcheggio coperto di circa quindici ore. E mi starebbe bene se avessi occupato con ogni moto un posto auto. Peccato che abbiamo parcheggiato tutte le moto in uno spazio inutilizzabile per macchine o altri mezzi di locomozione perchè il passaggio per quello spazio è stretto e impercorribile con una quattro ruote. Non volevo non pagare, ci mancherebbe altro. Ma credo che se ci avessero chiesto 5,00 euro a testa, avrebbero comunque avuto il loro guadagno senza rubarci i soldi perchè per me di furto si è trattato!
Ma non ci faremo rovinare la vacanza da questo inconveniente, ci mancherebbe altro!
Decidiamo di dirigerci verso Metaponto passando da Montescaglioso visto che ci è appena passato il giro d'Italia e troveremo delle strade belle e nuove.... E infatti così è
Facciamo tutta una tirata fino al mare, sapendo perfettamente che Metaponto è la Rimini dello Jonio ma almeno possiamo dire di aver visto anche questo mare
Breve sosta caffè e si rientra passando per le Tavole Palatine che per quanto sito piccolo, merita una sosta di dieci minuti
E visto che oggi è giornata di relax, decidiamo al ritorno di passare da Ginosa dove ci hanno parlato di una focaccia buonissima da assaggiare. E l'ora è quella giusta per pensare alla pausa pranzo
Ma è domenica e a Ginosa pare tutto chiuso fino a quando non ci indicano un probabile panificio aperto e così è. E la foccaccia non ci delude affatto anzi, mentre azzanno il mio meritato pezzo
L'invasione delle locuste e delle cavallette mi destabilizza e soprattutto mi riduce drasticamente il meritato cibo
Finito il pranzo rientriamo a Matera e su consiglio dei materani, andiamo a lasciare le moto al Castello (che è chiuso e non visitabile)
ma che ci regala una prima bella vista di uno scorcio della città
Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita di questa città che appena la vedi, comprendi perchè è stata dichiarata nel 1993 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco
E anche la vista dai sassi è favolosa
Andiamo a visitare un tipico sasso, ricostruito come si viveva fino al 1970 circa in questi alloggi
E ci spiegano che in questa "grotta" composta da una sola stanza e uno "sgabuzziono", (meno di settanta metri quadri) convivevano un asino, delle galline, un letamaio e una famiglia di UNDICI (11) persone
e ora ho capito perchè De Gasperi nel 1961 la dichiarò "la vergogna d'Italia" e forse, tenuto di conto che non esistevano nei sassi fogne e acquedotti, forse tutti i torti all'epoca non li aveva!
Per l'occasione ci sono venuti a trovare degli amici e il doveroso autoscatto non può mancare anche se questa è solo l'ultima di dodici foto dove nella prima c'era solo la Chicca, nella seconda si è aggiunta la Lilaria, nella terza mi sono aggiunta io, nella quarta si è aggiunto il Duka e così via Vi risparmio la sfilza di foto, prendetevi solo l'ultima
La giornata prosegue con gustoso aperitivo, ancora turismo nelle viuzze di Matera, un po' di ciarpashopping (= shopping per l'acquisto di carpame ovvero souvenirs ) e buona cena.
Poi rientro e nanna , che domani tocca ripartire
Lunedì 20 maggio 2013
- Percorso: da Matera a Castel di Sangro (AQ) [Circa 370 km. Abbazia della Santissima Trinità e area archeologica di Venosa, Sepino, Bocca della Selva, Parco Regionale del Matese con il lago del Matese e il lago del Gallo]
- Pranzo: focaccia presa a Matera al panificio "La Casa del Pane", Piazza Vittorio Veneto 4 [focaccia rossa che la mattina Angelica del B&B ci aveva fatto assaggiare ed è talmente buona, che decidiamo di prenderla per pranzo. Cinque focacce tonde bastate per nove persone, 14,85 Euro]
- Cena e pernotto: Hotel Il Giardino del Rio [come mercoledì 15. Per l'occasione Enzo ci ha fatto trovare a richiesta gli arrosticini e ci ha preparato un piatto tipico, "cazzarelli e fagioli"]
La mattina ci svegliamo... Non senza QUALCHE difficoltà, difficoltà di cui abbiamo un paio di diapositive
e Tonia per colazione, oltre ai suoi ottimi dolci, ci porta anche la focaccia rossa tipica di Matera . Ci piace talmente tanto che mentre andiamo a riprendere le moto, passiamo dal forno e ce la compriamo per mangiarla per pranzo.
Carichiamo le moto, ci facciamo una foto ricordo con Tonia
Poi salutiamo con la manina Matera ringraziandola di essere così bella e si riparte.
La strada che prendiamo ci porta in Puglia e passiamo per dei bellissimi paesaggi tipici di questa splendida regione
Ma il problema è in agguato . La Franca (la moto di MaVietto) sta per perdere il clackson (dopo che all'andata ha trocanto il supporto del bauletto ma lasciamo perdere ) quindi tutti fermi e la Tata interviene per sistemare il problema. Intevento che comporta ovviamente uno che lavora e tutti gli altri che guardano
e non possiamo esimerci da un lautoscatto doveroso dopo la riparazione (che in realtà è stata una estirpazione per evitare di perdere il pezzo per strada )
Prima vera sosta a Venosa, all'Abbazia della Santissima Trinità
e accanto l'area archeologica di Venosa
Finita la visita si prosegue verso Sepino e alla vista LEONESSA non posso fermarmi con Ernest a fare una foto in onore della moto che in quel momento non è con lui
Si prosegue per trovare Bocca della Selva
E poi via verso il Parco Regionale del Matese con il lago del Matese e il lago del Gallo che ci offrono scorci emozionanti
Il tempo scorre veloce e tocca darci una mossa quindi, senza altri indugi, rientriamo verso Castel di Sangro dove Enzo de "Il Giardino del Rio" ci attende e ci accoglie come sempre calorosamente
Doccia e passeggiata nella parte alta del paese
E sotto alla cattedrale di Castel di Sangro
Fa un freddo veramente MAIALE , freddo che fa imprecare qualcuno di noi
Ma non c'è da stupirsi: sulle montagne in lontananza ci sta un boato di neve!!!!!
E meno male che siamo al 20 maggio... Chissà se quest'anno l'estate arriverà mai!
Rientriamo e la cena adeguata alla temperatura esterna (cazzilli e fagioli e taaaaaaaaanti arrosticini) ci attende! E dopo, belli cotti, nanna... La vacanza volge al termine e la tristezza per l'imminente separazione si sente ma anche la gioia di questa ultima serata insieme!
Martedì 21 maggio 2013
- Percorso: Castel di Sangro (AQ) a Roma [Circa 250 km. Popoli, San Benedetto in Perillis, Acciano, Grotte di Stiffe, Antrodoco, Rieti]
- Pranzo: Bar/Trattoria "Salaria" da Elena ad Antrodoco (dalla SS17, appena entrati sulla SS4 Salaria direzione Roma, dopo 500 mt lo trovate sulla destra) [panino con prosciutto e formaggio pecorino ottimo, 2,50 Euro a panino fatto con fette di pane grandi e buonissime. Signore anziane che lo gestiscono veramente carine e gentili e se avessimo avuto tempo, penso che sederci e prendere un bel piatto di fettuccine fatte in casa sarebbe stato meVaViglioso!]
Per chi non ha fretta di rientrare, decidiamo di andare a vedere le Grotte di Stiffe.
Partiamo tutti insieme e a Sulmona salutiamo Ernest e Chicca che prendono l'autostrada per tornare alle loro rispettive magioni
Con gli altri sette procediamo seguendo il tomtom di FedO che ci porta su strade agghiaccianti e per le quali ci ammazziamo dalle risate col Duka che dichiara "voglio viaggiare sempre guidato dal suo navigatore" ma nonostante tutto, riusciamo ad arrivare alle grotte al cui interno NON si possono fare foto
Le grotte sono veramente belle e da visitare!
Finita la visita saremmo voluti passare dall'Aquila per dare il nostro piccolo contributo (pranzando da qualche parte in città) alla situazione ancora precaria che stanno vivendo dopo il terremoto ma come sempre il tempo è tiranno e si sta pure per mettere a piovere.
Quindi ci mettiamo le cerate e ci dirigiamo verso Antrodoco dove ci fermiamo per un veloce pranzo e poi dividiamo le nostre strade: i nordici vanno verso nord, io e FedO riprendiamo la Salaria direzione Roma.
Baci e abbracci e si riparte sempre con la cerata addosso (tanto fà freschino e la cerata aiuta anche a proteggerci dal clima non clemente) ma con il solito sorriso ebete stampato in faccia, sorriso ebete di chi ha passato una settimana con bellissime persone chiamate AMICI!
FINE!!!
complimenti, federica/xav
RispondiEliminaa te ed ai tuoi compagni di viaggio
un bel giro, e la testimonianza, dettagliata e curata come sempre, ha fatto viaggiare un po' anche me. le foto premiano maggiormente il racconto
gio66