giovedì 28 febbraio 2013

2012 Pre&Pusteria [3 di 4]: 18-20 Luglio. Passo Kuthai, Brennero, Zoncolan, Lago Sauris, Passo Giau, Pordoi, delle Erbe e arrivo a Longega

[Puntata 1 di 4]
[Puntata 2 di 4]

Mercoledì 18 luglio 2012
- Percorso: da Lechaschau a Auronzo di Cadore (BL) [circa 290 km: Passo Fern, Holzleiten Sattel, Silzer Sattel, Passo Kuthai (2020 m), Passo Brennero, Bressanone (per cambio pastiglie freni della Flo), Dobbiaco, Passo Monte Croce Comelico, Passo Sant’Antonio]
- Cena e pernotto: presso Albergo Usignolo [cena ottima con molta scelta, albergo semplice e confortevole, speso 44,00 Euro a persona con trattamento mezza pensione bevande comprese in camere doppie e triple. Per le moto non c’è parcheggio chiuso ma fanno parcheggiare dietro all’albergo, una una specie di corte interna aperta]


E la mattina ci aspetta di nuovo la colazione spettacolare. Quindi si mangia di nuovo come non ci fosse un mezzogiorno Immagine ma ve lo anticipo: è finita come il giorno prima! Come dubitarne... Immagine


Caricate di nuovo le moto, si parte. Prima tappa, ricerca delle pasticche dei freni della Flo ma niente, non c’è verso, non si trovano Immagine
Quindi si prosegue il giro previsto: Passo Fern



Passo Holzleiten



dove i soliti italiani danno mostra del rispetto assoluto delle regole Immagine


e poi via verso il Kuthai percorrendo strade spettacolari Immagine





E finalmente raggiungiamo il nostro obiettivo!


E la mucca come simbolo del passo direi che è azzeccatissima visto il quantitativo di quadrupedi muggenti che occupano la strada Immagine


e che vengono usate come decorazioni di luoghi vari



Visto che mezzogiorno è passato, ci mangiamo qualcosina (una fetta enorme di strudel Immagine)
E poi ripartiamo, tutti in contatto col mondo intero alla ricerca di queste benedette pasticche dei freni.
Prendiamo l’autostrada per oltrepassare il Brennero (dove il Duka, per andare alla ricerca del cartello del passo Brennero, esce dall’autostrada e causa lavori in corso, non riesce a rientrare se non molto dopo Immagine) e finalmente a Bressanone le agognate pasticche dei freni le troviamo!


Ci mettiamo immediatamente all’opera per la sostituzione dove ognuno fà quello che può (il Duka cambia le pasticche, la Flo ringrazia di averle trovate, io faccio da parasole, Marietto fà il supervisore, Dany fà le foto e Ilaria non si sa che fà ma secondo me qualcosa di (IN)utile lo faceva sicuramente Immagine)


 E finalmente, pasticcoMunitiEMontate si riparte e abbiamo ancora il tempo di pecettare il passo Croce di Comelico


e il Passo S. Antonio


e via, a fo’o pesissimo come non ci fosse un domani (42-48 km/h circa Immagine) direzione Auronzo di Cadore


che ci accoglie con un tramonto niente male Immagine



Doccia, incontro con due signori toscani sposati da 42 anni che ci hanno fatto sbellicare dalle risate, cena, passeggiata nel paese con birrozzo che ci sta sempre bene e poi nanna.

Giovedì 19 luglio 2012
- Percorso: andata e ritorno da Auronzo di Cadore (BL) [circa 160km: Sella Ciampigotto, Sella di Razzo, Ravascletto, Monte Zoncolan, Passo Pura, Lago Sauris, Sella di Rioda, Passo Mauria]
- Cena e pernotto: presso Albergo Usignolo (lo stesso del giorno prima)


Questa volta la colazione la facciamo abbastanza normale... A questo giro sappiamo che ci sarà un mezzogiorno Immagine ma importante è che lo sappiamo a partire dalla mattina.
Salutiamo la Flo che deve rientrare... E la lacrimuccia di dispiacere, come quando abbiamo lasciato la Tata, ci scappa Immagine


Ma The Show Must Go On quindi si parte direzione Sella Ciampigotto



Foto a dimostazione che la ormai famosissima app "SIAMO VII ®" spopola anche fuori dagli smart phone Immagine


Sella di Razzo, dove l’Ilaria, arrivata per prima del Duka a specettarla, fà gentilmente notare al Duka che almeno per questo passo lei primeggia





e da qua, il delirio! Immagine
Il Duka si trattiene per fare qualche foto, noi ripartiamo, io sbaglio strada e vado a destra, loro mi seguono.
Lo specchietto mi mostra sempre Ilaria dietro, vado serena, strada tranquilla. Due tornanti, guardo gli specchietti e Ilaria SPARITA Immagine
Ok, no panic... Rallento, ora arriverà. Ma non arriva. Un altro tornante, un secondo tornante, un terzo... Niente Immagine
Non senza fatica causa strada stretta e bella in pendenza, faccio retromarcia e torno indietro. Incrocio Marietto e Dany, capisco che comunque è tutto a posto ma di Ilaria nessuna traccia.
Proseguo e la raggiungo, ferma a un cartello che indica un ennesimo passo e che ci era sfuggito. Ma del Duka nessuna traccia Immagine
Dico a lla di aspettarmi, torno indietro fino a Sella di Razzo ma il Duka non c’è. Il cellulare ovviamente non prende Immagine
Torno da Ilaria, preoccupate ci mettiamo a infamare il Duka pensando che, spinto da un passo che magari ha trovato all’ultimo minuto, ha deviato rispetto al percorso previsto e chissà dove è finito Immagine Mentre lo infamiamo, guardo la cartina... Immagine
Guardo Ilaria... Immagine
Guardo la cartina... Immagine
Guardo Ilaria... Immagine
"Ila, abbiamo sbagliato strada, all’incrocio dovevamo andare a sinistra! Immagine".
Bestemmie... No panic. Lascio Ila lì e vado a recuperare Marietto e Dany che erano a 10 km bellamente fermi sul ciglio della strada in attesa di qualcosa o qualcuno Immagine Per fortuna avevano sentito il Duka per telefono quindi si riparte e lo raggiungiamo 20 km più avanti, a un paese di nome Prat, luogo con un campanile storto


Non sapevamo che avevano spostato la torre di Pisa a Prat(o)... Bah, strana gente i Toscani Immagine
Si riparte, direzione Zoncolan.... E la libidine si impossessa di noi! Immagine
Arrivati in cima, non ci facciamo mancare la foto a memoria del nostro passaggio



Applausi ai ciclisti che arrivano in cima (riusciamo a conquistare anche i Crucchi, addirittura gli strappiamo un sorriso Immagine), quattro chiacchiere con un motociclista che "sono in pausa pranzo, ho fatto un giro qua e ora torno al lavoro" Immagine e si riparte, non senza un pò di timore a vedere la strada che ci aspetta



E lungo la strada ci sono delle gallerie che mettono paura ma hanno un fascino spettacolare: ruvide, buie, umide ma favolose Immagine


La fame si fà sentire. Durante la discesa ci fermiamo a pranzo in un posto veramente carino


e quel camino ispira parecchio serate invernali a polenta, grappa e.... <vi leggo nella mente... poVci! Immagine>
Si riparte verso il lago Sauris che, dopo una galleria buia e tempestosa (grazie Dany che mi hai superato per farmi strada Immagine), si apre in tutto il suo splendore davanti ai nostri occhi




Proseguiamo e i paesaggi sono sempre spettacolari Immagine


E visto che durante il nostro errore di passaggio abbiamo beccato il Sella di Rioda, il Duka ci ha stressato così tanto che ce lo abbiamo dovuto riportare Immagine per specettare il suddetto, che ha richiesto un pò di fatica vista l’altezza del palo


E che fai, ti fai sfuggire un andata e ritorno al Passo Mauria? Sia mai!!! Immagine


Torniamo in albergo, stanchi e felici. La sera ci raggiungono degli amici di Ilaria, persone davvero belle e speciali con cui passiamo un’ottima serata.

Venerdì 20 luglio 2012
- Percorso: da Auronzo di Cadore (BL) a Longega (BZ) [circa 180km: Lago di Misurina, passo tre Croci, passo Giau, passo Pordoi, Passo Sella, passo Eores, passo delle Erbe]
- Cena e pernotto: presso Albergo Gader [cena buona, albergo carino e confortevole, speso 46,00 euro a notte a persona in mezza pensione bevande escluse. Hanno due grosse rimesse (una con porta che si chiude, una con porta che non si chiude) dove fanno parcheggiare le moto]


Premessa: da Auronzo di Cadore a Longega, dove dormiremo le prossime notti, ci sono 80 km scarsi. Noi ne abbiamo fatti 180... Motociclisti, gente abbastanza rincoglionita ma che bello esserlo! Immagine


La mattina prepariamo i bagagli, montiamo le moto, colazione abbastanza morigerata e via.
Il tempo non è dei migliori. Non piove ma è un pò nuvoloso e ci rovinerà qualche paesaggio ma va bene lo stesso: il sole ce lo mettiamo noi Immagine


Lago di Misurina


Passo Tre Croci



Passo Giau





E poi un incredibile passo Pordoi con percorso netto ovvero, NESSUN mezzo da quattro ruote in su a rompere le scatole alla nostra salita Immagine Un godimento puro!
Con specettamento da parte della Dany che quasi ammazza se stessa e il Duka pur di mettere la pecetta sul cartello che proprio bassissimo non era ma si sa, lei è tosta e alla fine ce l’ha fatta Immagine


 Si prosegue e ci accoglie il passo Sella dove tirava un leggerissimo venticello Immagine che potete vedere dallo sventolamento dei capelli del Duka e di Marietto Immagine




E nel pezzo di stada che va da Ortisei a Gudon abbiamo temuto... Dopo un fortissimo odore di concime che si sente pregnare l’aria, dietro una curva vediamo sul prato ma molto vicino al bordo strada, un mezzo meccanico con in cima un cono rovesciato forato atto a disseminare sul prato coltivato il letame... Insomma, uno spargimerda! Immagine Ma soprattutto, uno spargimerda IN FUNZIONE! Immagine Ho avuto paura che il getto arrivasse fino alla strada! Ho fatto quel tornante a destra (lo strumento infernale era a sinistra) talmente tanto a destra che mi sono confusa coi fili d’erba del bordostrada. Ho anche pensato di fermarmi e mettermi la cerata ma ho desistito e per fortuna non è servita Immagine
E in fondo a questa stada salutiamo Ilaria che deve rientrare causa matrimonio a cui deve partecipare. E l’ennesima lacrimuccia ci scappa... Immagine


Noi proseguiamo direzione passo Eores. Su una strada strettissima e panoramicissima con posti talmente tranquilli che ti infondevano una pace favolosa Immagine



Arriviamo al passo Eores ma non è segnalato quindi ci arrangiamo come possiamo


E si prosegue verso il passo delle Erbe



E da qua iniziamo a incontare il gruppo che sta salendo da sud! Immagine
I primi che incontriamo sono Nardo e Lucia e poi, una volta arrivati all’albergo, anche tutti gli altri arrivano e finalmente una cena tutti insieme! Immagine


E che la Pusteria abbia inizio! Immagine
Preso dall’euforia del momento, Marietto vuole immedesimarsi nelle figure di questa zona


ma si era scordato di depilarsi Immagine Il Duka, a tale vista, sviene Immagine


... to be continued...
[Puntata 4 di 4]

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