mercoledì 27 febbraio 2013

2012 Pre&Pusteria [1 di 4]: 13-14 Luglio. Salita verso nord e Strada delle 52 Gallerie

  • Mezzo di locomozione: moto
  • Durata: 9 giorni (8 notti)
  • Spesa totale per il viaggio (dalla benzina agli sfizi): 880,00 Euro

Venerdì 13 luglio 2012

Alle 17:00 parto da Montecatini (Val di Cecina, provincia di Pisa) e mi dirigo sulla fipilissima (S.G.C. Firenze Pisa Livorno) dove mi incontrerò con Marietto e Ilaria per andare a dormire dal Duka Immagine
Ma Ilaria ha un problema e deve andare di corsa a Bologna Immagine quindi dormirà là e ci raccorderemo con lei la mattina sull’autostrada. Si comincia benino di nulla.....
Mi incontro con Marietto, a seguire con Stefano e che siamo messi parecchio bene a livello di capoccia si vede dai guanti che ha preso il Duka:




Uno estivo e uno invernale, ma soprattutto ENTRAMBI SINISTRI Immagine


Arrivati al distributore per fare benzina, la mia Fira si spegne e non si riaccende più Immagine E si capisce quasi subito che è il bottone dell’accensione che fà falso contatto. Una spruzzatina di svitol e via, ma un pò di tensione resta nei giorni successivi, per paura che dia problemi e comprometta la vacanza mia e soprattutto quella degli altri (ma per fortuna il problema è risolto così!) Immagine


Arriviamo da Stefano, doccia, cena dai suoi meVaVigliosi genitori e a letto che la mattina ci aspetta un’alzata alle 6! Immagine

Sabato 14 luglio 2012
- Percorso: da Firenze Nord a Posina (VI) [circa 300km: Passo Pian delle Fugazze, Passo Xomo]
- Cena e pernotto: presso Albergo/Ristorante Al Garibaldino [si mangia stupendamente, albergo molto carino, posto moto all’aperto ma dentro un cancello se si vuole, speso 46,00 euro a testa con trattamento mezza pensione con sistemazione in camere doppie o triple]


Si parte a fo’o pesissimo in autostrada e si recupera l’Ilaria a Modena Immagine
Si prosegue in pallostrada e all’altezza del Lago di Garda macchine ferme incolonnate Immagine Vedo il Duka, in testa alla fila, che tituba cercando una via di uscita ma con borse laterali e carichi di bagagli, anche le moto non sono molto smart.
Ma io SO DE ROMA (si fà per dire Immagine) quindi sorpasso i miei, mi affianco al Duka e gli dico "seguitemi Immagine" e con nonscialanssss (che si scriverà sicuramente così Immagine), a una velocità di massimo 50 km/h mi butto in corsia di emergenza per bypassare la fila. I miei compagni di viaggio, non abituati a queste trasgressioni, un pò titubano ma poi mi seguono e così arriviamo all’area di servizio Adige Est dove dobbiamo incontarci con le tre nordiche che arrivano da Milano e da Campione d’Italia.
E appena arrivano, baci e abbracci ma soprattutto, iniziamo a nutrirci di cose sane e genuine Immagine


e senza perdere troppo tempo, si riparte in direzione Posina, sempre procedendo in corsia di emergenza causa traffico bestiale.


Al casello, come succede otto volte su dieci, il telepass di Tata e LazyD non viene letto e come autostrade italiane dice di fare, si passa lo stesso usando lo spazio lasciato vuoto quasi appositamente per i motociclisti e via.
Ma appena uscite, una pattuglia della polizia ci affianca Immagine si ferma e i due agenti, un pò "arrabbiati" escono dalla vettura e iniziano a parlare con Dany e Tata. Io ero qualche metro avanti ma avevo ancora il casco in testa e non sentivo la conversazione. Però mi si è gelato il sangue addosso: ho pensato che ci avevano seguito dall’autostrada e che ci stavano contestando il passaggio sulla corsia d’emergenza Immagine e siccome ero io la colpevole della scelta di questa infrazione, già mi sentivo estremamente colpevole Immagine
Corro subito a sentire che dicono e capisco che invece contestano il fatto che loro due siano passate nonostante il telepass (che gli hanno mostrato) non avesse funzionato. Mi rilasso subito Immagine, spiego loro la situazione e il fatto che autostrade italiane gestisce serenamente questi casi e che la fattura arriverà comunque e la situazione si rilassa.
Nel frattempo arriva anche la Flo.
A questo punto iniziano a realizzare che siamo tutte donne e siamo tutte in moto. Ci guardano un pò sbigottiti Immagine e un pò divertiti e il più grande ci fà "ma siete tutte donne e tutte in moto?" e noi "no no, ci siamo portati due maschietti sa, come scorta".
Nel frattempo arriva anche Ilaria che si ferma accanto a noi, scende dalla moto e si presenta ai poliziotti. E i due maschietti arrivano, ci guardano, sgranano gli occhi e invece di fermarsi, proseguono per non meno di venti metri prima di fermare i loro mezzi Immagine
Il poliziotto guarda il Duka e Marietto aggrottando la fronte, guarda noi cinque donzelle e ci fà "ma che sono quelli gli UOMINI che avete portato come scorte??? Immagine". E noi "eh, purtroppo questo offre il mercato.. Immagine ".
Scatta l’ovvia risata e la presa di giro dei maschietti, che viene ribadita dal poliziotto quando si degnano di scendere di moto e presentarsi al loro cospetto.
Altre due battute e si riparte. Lo ammetto, avevo la coda di paglia per l’infrazione fatta e ho smaltito parecchio!


Finalmente usciamo dalla noia e dal delirio dell’autostrada e ci buttiamo sul pian delle Fugazze e sul passo Xono. Ma la salita dura purtorppo poco.
Dopo qualche chilometro incontriamo un brutto incidente Immagine di una ragazza tedesca su una Triumph che, invadendo la corsia opposta su una curva a sinistra, aveva sbattuto contro un suv (suv che davvero non aveva nessunissima responsabilità: era talmente dalla sua parte che sembrava inglobato nella montagna dal suo lato).
La ragazza è viva e cosciente ma urla per il dolore di fratture che si è fatta e Ilaria, in attesa dell’ambulanza, va a vedere se può dare una mano e continua a restare a disposizione anche una volta arrivati i soccorsi. La Dany, conoscendo perfettamente l’inglese, si offre da interprete tra gli amici di lei e i poliziotti intervenuti.
Restiamo lì un’oretta abbondante e a incidente rimosso ripartiamo.


Arriviamo all’albergo verso le 14:30 (con un paio d’ore di ritardo rispetto al previsto), portiamo i bagagli in camera, ci facciamo fare al volo qualche panino che mangiamo subito e in tenuta che definirei aDDiacciante Immagine




addiacciante di cui abbiamo una diapositiva


ci dirigiamo, epurati della Dany che va a trovare degli amici, verso la la strada delle 52 gallerie






Ci mettiamo in fila per entrare Immagine


e ci vogliono diversi minuti per capire che non era la fila per entrare Immagine... (N.d.r. Non voglio mancare di rispetto a questo luogo che racchiude in se una storia della Prima Guerra Mondiale, affascinante e terribile. Vogliate perdonare la mia voglia di giocare su tutto, anche per esorcizzare il dolore di coloro che hanno vissuto sulla loro pelle questa guerra...)


E’ tardino per iniziare un percorso del genere ma vogliamo comunque vedere quello che riusciremo.
E la prima galleria invoglia sicuramente ad andare oltre Immagine 




Ogni galleria ha un suo fascino e percorrerle spesso non è facile tra buio pesto, ciottoli instabili e pietre bagnate e scivolose ma il fascino di questa strada è fantastico e il paesaggio che vediamo man mano che saliamo, per quanto non ci sia un’aria tersa e pulita come speravamo, è favoloso! E non perdiamo occasione per giocare anche con l’ingresso delle gallerie e morire dalle risate a ogni scivolata! Immagine






















Arriviamo solo fino alla 15esima perchè il tempo scarseggia e noi siamo dei perditempo patentati. Ci promettiamo che torneremo, ma dobbiamo rientrare.
Birretta alla base della strada e rientro in albergo per doccia, cena e sorpresona alla Flo: visto che domani lei avrà la gara di ginkana con la vespa, ci siamo fatti fare le magliette "Forza Flo" che sfoggeremo per farle il tifo... E direi che la sopresa è riuscitissima, tenuto di conto degli occhioni lucidi della Flo quando vede le maglie e capisce cosa avevamo fatto per lei Immagine
Ma tocca andare a letto presto. Domattina altra levataccia (alle 6:30 in piedi) perchè dobbiamo scortare la Flo a Rovereto e deve essere lì per le 8:30 Immagine

... to be continued...
[Puntata 2 di 4]
[Puntata 3 di 4]
[Puntata 4 di 4]

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